Data:
17/11/2019
Articolo:

In occasione della qualificazione esordienti a Treviso, il Comitato Regionale Veneto invita il nostro atleta non vedente Roberto Lachin, vicecampione italiano kg.73 nel 2018 e 2019 FISPIC (Federazione Italiana Ipovedenti e Ciechi), ad un’esibizione insieme al suo Maestro Michele Pasini, per dimostrare a tutti i giovani atleti e alle loro famiglie come l’attività sportiva annulli qualsiasi barriera. Roberto racconta la sua storia, da quando da ragazzino è stato colpito da cecità, a come si avvicina al judo, fino al momento in cui comincia a confrontarsi in competizioni con atleti non vedenti, ipovedenti e normodotati. A vedere Roberto muoversi sul tatami con il Maestro Michele, dalla sicurezza con cui si sposta e dalla perfetta esecuzione di tecniche in piedi e passaggi a terra, si stenta quasi a credere che sia non vedente, tutto il pubblico assiste con attenzione, rispetto ed ammirazione ... Al termine dell’esibizione prende la parola il Presidente del Comitato Veneto Giosuè Erissini, leggendo una lettera del Presidente FIJLKAM Falcone … inizialmente Roberto ascolta, pensando si tratti di un’onorificenza attribuita a qualcun altro … ma alla fine il Presidente Erissini legge: “viene conferito il grado di cintura nera 1° dan … al Sig. Roberto LACHIN”. E in un attimo Roberto realizza che la cintura nera viene riconosciuta proprio a lui, scoppia in un sorriso di gioia immensa, non ci crede quasi, si prodiga in mille inchini japanese style per ringraziare tutti. Ed è il suo Maestro Michele Pasini a consegnare nelle mani di Roberto la preziosa e meritatissima cintura nera, conferita per meriti agonistici nell’ambito del judo non vedenti. Il palazzetto esplode in un interminabile, caloroso applauso, che si prolunga per lunghissimi minuti, e scorrono negli occhi dei presenti lacrime di commozione …

Il prezioso traguardo è un apprezzatissimo riconoscimento da parte del Comitato Regionale Veneto e della Federazione Italiana FIJLKAM per l’impegno di Roberto nello sport, e un sentito ringraziamento va al Presidente Falcone, al Presidente Erissini, al Vicepresidente Giuseppe Casellato e al Maestro Adriano Pizzolon per il loro interessamento. Ma soprattutto tutto il Judo Mestre 2001 ringrazia Roberto Lachin, che dimostra ogni giorno a tutti noi quali sono i veri valori della vita, con il suo incessante impegno nel trasmettere il messaggio che il judo è uno sport di squadra in cui si cresce e si lavora insieme, non esistono barriere o preclusioni, ma conta solo la volontà , per non vivere da diversi ma per essere invece un protagonista nel contesto di un gruppo. Il judo ci rende tutti uguali e ci aiuta ad affrontare e superare qualsiasi ostacolo la vita ci ponga davanti. Per Roberto riuscire a conquistare la cintura nera rappresentava un sogno, che grazie alla sua tenacia e volontà, e grazie all’aiuto di tutti i compagni di squadra del Judo Mestre 2001, è riuscito a perseguire.

Roberto conclude la sua esibizione di domenica con una frase: “non smettete di sognare”. Ed ha ragione lui …